I SOGNATHRILLER DEL MESE: USCITE DAL 01 AL 31 MAGGIO 2024

 

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Nuovo appuntamento con I SOGNATHRILLER DEL MESE un recap delle uscite thriller del mese che ci accingiamo ad affrontare.

Per la Trama e il link di acquisto vi basterà semplicemente cliccare sulla cover!!

Buoni Acquisti e Buona Lettura!!!

 

30 APRILE 2024

 

03 MAGGIO 2024

07 MAGGIO 2024

 

 

 

 

08 MAGGIO 2024

 

10 MAGGIO 2024

14 MAGGIO 2024

 

17 MAGGIO 2024

21 MAGGIO 2024

22 MAGGIO 2024

28 MAGGIO 2024

I SOGNATHRILLER DEL MESE: USCITE DAL 01 AL 30 APRILE 2024

 

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Nuovo appuntamento con I SOGNATHRILLER DEL MESE un recap delle uscite thriller del mese che ci accingiamo ad affrontare.

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03 APRILE 2024

 

 

 

08 APRILE 2024

09 APRILE 2024

 

10 APRILE 2024

12 APRILE 2024

 

16 APRILE 2024

 

 

 

19 APRILE 2024

24 APRILE 2024

23 APRILE 2024

 

 

 

 

30 APRILE 2024

 

I SOGNATHRILLER DEL MESE: USCITE DAL 01 AL 31 MARZO 2024

 

 

Nuovo appuntamento con I SOGNATHRILLER DEL MESE un recap delle uscite thriller del mese che ci accingiamo ad affrontare.

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01 MARZO 2024

 

 

 

05 MARZO 2024

 

 


 

 

08 MARZO 2024

 

 

12 MARZO 2024

 

 

13 MARZO 2024

 

15 MARZO 2024

 

19 MARZO 2024

 

 

 

20 MARZO 2024

22 MARZO 2024

25 MARZO 2024

26 MARZO 2024

29 MARZO 2024

RECENSIONE: “UNA CARTOLINA DALL’ALDILÀ” DI MARTINA LONGHIN

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TITOLO: UNA CARTOLINA DALL’ALDILÀ

AUTORE: MARTINA LONGHIN

EDITORE: BRÈ EDIZIONI

GENERE: SUSPENSE – NARRATIVA ROSA

PUBBLICAZIONE: 20 APRILE 2021

AMAZON

Trama

Roma, agosto 2018. Finalmente per Greta è arrivata la sospirata settimana di ferie. Può accantonare per qualche giorno il lavoro di interior designer e godersi il riposo. Quell’ultimo venerdì sembra non avere fine. Ma il destino decide di giocare le proprie carte. Proprio durante la pausa pranzo, un incontro casuale con un turista danese, Schani, scombussola tutti i piani. Una conoscenza che scava nell’animo della ragazza, che sgretola il dolore ancora forte per un passato da dimenticare. L’amicizia con Schani le regala emozioni sopite, ma la mette anche di fronte a un mistero. Un puzzle da ricostruire con tasselli sparsi in Europa. Un mosaico da comporre tra colpi di scena e scoperte inquietanti. Un romanzo dove domina la suspense, dove l’amore insegue il tradimento, la fiducia rincorre la diffidenza. In uno sfondo contornato da castelli meravigliosi e luoghi suggestivi si dipana un racconto incalzante ad alto livello adrenalinico.

Recensione

Un perfetto intramezzo estivo, la pausa ideale da polposi melodrammi, una caccia alla verità che coinvolge e sorprende, tutto questo è Una cartolina dall’aldilà di Martina Longhin.

Non fatevi ingannare dalla premessa, al centro del racconto c’è la storia d’amore tra Greta, interior designer romana, e Schani, consulente marketing danese. Il loro incontro è casuale, improvviso e non fa presagire alcuno sviluppo se non fosse per la voglia di lui di andare avanti e ricominciare con la propria vita e l’amica di lei che la spinge a fare altrettanto.


Quel viaggio doveva segnare un nuovo inizio. Il destino aveva deciso di mettere sulla sua strada quella ragazza e lui lo aveva assecondato, cogliendo l’occasione. Non aveva nessuna aspettativa, nessun altro scopo se non quello di ricominciare, e voleva iniziare quella sera.


Così Greta e Schani si ritrovano in giro per le antiche strade e piano piano prendono confidenza, si raccontano, si lasciano andare, si innamorano. Peccato che Schani nasconda un segreto e che scompaia all’improvviso. Greta però non può perdere di nuovo tutto e così inizia un viaggio alla scoperta della verità.


No, non era stato terribile, anzi, durante quelle poche ore trascorse assieme non aveva più pensato al passato, ed era forse la prima volta, dopo quasi un anno, che si sentiva di nuovo viva.


Allora parliamoci chiaro, il libro è molto scorrevole, il linguaggio leggero, l’autrice non si sofferma troppo sui dettagli né si perde in lunghe descrizioni. Questo rende il racconto molto veloce ma poco profondo, allo stesso tempo, non da’ modo al lettore di restare impantanato nelle situazioni né di soffermarsi a ragionare e questo crea un effetto sorpresa fortissimo che arriva all’improvviso a squarciare il velo della verità.

I due protagonisti sono ben caratterizzati, ma anche per loro avrei voluto quel pizzico di emozione in più che sembra rimanere imbrigliata tra le righe e che esce fuori solo in un paio di scene. Il loro amore purtroppo viene offuscato dalle vicende in cui si trovano invischiati e che rischiano di allontanarlo per sempre.


«Oh, ma sì, sì, è che, così, all’improvviso.»

«Le cose improvvisate sono le migliori» disse « allora ci sentiamo nei prossimi giorni per i dettagli.»


Un po’ sbrigativo quindi, ma certamente un romanzo ben curato nei dettagli ambientali e linguistici che contribuiscono a creare la giusta atmosfera che rende il tutto più coinvolgente.

Insomma come ho detto all’inizio, un bellissimo intramezzo da leggere tutto d’un fiato sotto l’ombrellone anche se fatico un po’ a relegarlo nella categoria “narrativa d’amore“.

VOTO:

farf4

VIOLENZA:

colt15

VOTO PER SCHANI:

blu4

VOTO PER GRETA:

rosa4

RECENSIONE A CURA DI:

Queen2

EDITING A CURA DI:

Rebirth2

“JERSEY SIX. LA MIGLIOR VENDETTA È L’AMORE” DI JEWEL E. ANN

JERSEY SIX CARD

TITOLO: JERSEY SIX. LA MIGLIOR VENDETTA È L’AMORE

AUTORE: JEWEL E. ANN

COLLANA ROMANCE 

EDITORE: ALWAYS PUBLISHING

GENERE: NEW ADULT – MUSIC ROMANCE – SUSPENSE

PUBBLICAZIONE: 15 LUGLIO 2021

AMAZON – GOODREADS

Trama

Un’orfana senzatetto in cerca di vendetta.
Una rockstar tormentata in cerca di redenzione.

Jersey Six ha vissuto un’infanzia difficile. Abbandonata da bambina davanti a una stazione dei vigili del fuoco, senza nemmeno un nome, ha passato la vita saltando da una famiglia affidataria all’altra, vittima di abusi e violenze inimmaginabili. Finché, a quindici anni, Jersey viene adottata da Dena e Charles Russell e conosce per la prima volta la felicità, nella casa di due genitori che la amano davvero. Ma, proprio nel momento in cui sembra che il destino di Jersey sia finalmente cambiato, la coppia viene uccisa da un pirata della strada. Rimasta senza un tetto, e nuovamente senza nessuno su cui contare, la giovane orfana si ritrova a dover sopravvivere per le strade di Newmark, New Jersey.

Otto anni dopo, nella vita di stenti di Jersey Six piomba un uomo affetto da amnesia e ricoperto di ustioni, che sembra conoscere il responsabile che si nasconde dietro l’incidente dei Russell. Quell’incontro scatenerà in lei una tale sete di vendetta da spingerla a escogitare un piano per distruggere il presunto colpevole: Ian Cooper, una delle rockstar più famose al mondo. Complice un nuovo capriccio del destino, Jersey riesce per davvero a insinuarsi nella scintillante vita di Ian, solo per finire impigliata in una rete di manipolazione e bugie. La star del rock si rivela non essere la persona che lei si aspettava, e l’inspiegabile attrazione che prova nei confronti dell’uomo non è per niente facile da gestire. Per riuscire a scoprire la verità, e raggiungere il suo proposito di vendetta spietata, Jersey rischia di finire tradita e distrutta dall’amore e dal passato stesso.  Fino a che punto sarà disposta a spingersi?

Biografia

JEWEL E. ANN

Jewel E Ann ha lavorato per dieci anni come igienista dentale, prima di dedicarsi completamente ai suoi tre figli e alla scrittura. I suoi romanzi sono stati acclamati dalle lettrici americane, arrivando in cima alle classifiche digitali. In Italia sono stati pubblicati da Newton Compton i romanzi: I battiti dell’amorePer sempre tua e Noi due per sempre. Always Publishing debutta con questa autrice con il libro Noi in un istante, commovente e indimenticabile. Quando non indossa il mantello da supereroina e non sta salvando il pianeta, Jewel si diverte a fare yoga con gli amici, a guardare Netflix con la famiglia e a leggere romanzi.

RECENSIONE: “EX MOGLIE ” DI TESS STIMSON

EX MOGLIE REVIEW

TITOLO: EX MOGLIE

AUTORE: TESS STIMSON

EDITORE: GIUNTI

GENERE: THRILLER SUSPENSE

PUBBLICAZIONE: 21 APRILE 2021

AMAZON

trama

Negli ultimi quattro anni Louise ha dovuto guardare il suo ex marito rifarsi una famiglia. Andrew, l’affascinante presentatore televisivo col quale pensava di trascorrere tutta la vita, l’ha lasciata per sposare Caroline, la sua amante, una ventinovenne dai lunghi capelli biondi che sembra una top model.
Louise, la madre impeccabile, e Caroline, la giovane donna in carriera, hanno – almeno in apparenza – ottimi rapporti, civili e cordiali per il bene dei figli e per l’amore che entrambe provano per Andrew. Ma quando la coppia viene invitata alle nozze d’oro dei genitori di Louise, suona come la ratifica che quella donna si è ormai conquistata un posto all’interno della sua famiglia, e qualcosa in lei scatta. Perché in fondo Louise non è pronta a lasciare che Caroline si goda la vita che una volta le apparteneva e dal canto suo, Caroline non è disposta a cedere niente di quanto ha ottenuto.
Fino a quando Andrew muore e le due donne vengono ritrovate vicino al suo corpo. Entrambe hanno le mani sporche di sangue e portano addosso evidenti segni di colluttazione. Non ci sono testimoni e le due si accusano a vicenda: per la polizia trovare la verità non sarà poi così facile…

Recensione

Dice una mia compagna di lettura “per un thriller il fatto di saper tenere alta l’attenzione è fondamentale” e vi assicuro che questo libro lo fa!

Altro che, se lo fa…

Ex moglie di Tess Stimson è un libro che cattura l’attenzione mantenendo alta l’adrenalina fino all’ultima riga.

Il lettore viene trascinato in un vortice di follia che nasce dalla diatriba fra due donne per un uomo, ex marito per Louise e attuale coniuge per Caroline. Le due donne sembrano contendersi le attenzioni di Andrew continuamente, senza rendersi conto che Andrew invece pensa solo a se stesso.


Mia madre aveva ragione: Andy è quasi irrilevante ora. Che ci piaccia o no, io e Louise siamo bloccate in un combattimento mortale, legate l’una all’altra da qualcosa che va molto più in profondità della nostra relazione con Andy. Un duello a morte, l’ha definito mia madre. Sto iniziando a pensare che abbia ragione.


Ci sono diversi elementi davvero interessanti in questo libro nonostante la trama semplice: innanzitutto i personaggi che sono magnifici, un mix di furbizia e follia che tiene continuamente sul chi va là. Ogni episodio viene raccontato da più punti di vista, non solo quello delle due protagoniste, ma anche dal punto di vista di chi gli ruota intorno: l’autrice non usa uno schema fisso, introduce episodi e personaggi rispettando la progressione temporale ma sceglie di dare la parola ad uno o all’altro secondo quali dettagli vuole sottolineare.


Non è così semplice. Come sono sicura che sappia, la memoria è un narratore molto inaffidabile, detective. Tutti noi pensiamo che i ricordi vengano memorizzati nel nostro cervello come su un computer. Una volta registrati, i dati sono salvati e alla fine ricordati. I fatti non cambiano. Ma la verità è che ogni volta che ricordiamo qualcosa, ricostruiamo l’evento, lo riassembliamo prendendo le tracce presenti nel nostro cervello.


In questo modo, si crea una girandola di voci che riesce a fornire più punti di vista che spiazzano completamente il lettore. E mano a mano che ci si avvicina alla fine il ritmo diventa sempre più serrato, la lotta fra Lou e Caz diventa sempre più cruenta finché le due donne perdono di vista le cose veramente importanti, tra cui Andrew. Andrew, che è il perno di tutta la faccenda, è un personaggio che non si riesce facilmente ad inquadrare, proprio perché con la sua giostra di narratori l’autrice non si focalizza a pieno su di lui cosicché, quando finalmente si capisce la verità sull’intera faccenda, si rimane a bocca aperta per come le due donne sono state acciecate da lui, e con loro anche chi legge.


Andy è un figlio di puttana traditore e subdolo, ma è il mio figlio di puttana. Non ho intenzione di rinunciare a lui. Lo amo e lo odio, ma non importa. Sono facce diverse della stessa medaglia comunque.


Caz e Lou, così diverse eppure così simili, si parteggia per una o per l’altra man mano che vengono fuori i dettagli ma mai, fino al dirompente finale, si riescono a capire fino in fondo. L’autrice è brava a rimescolare le carte, a rimbalzare da una all’altra così da mostrarci sia la vulnerabilità che la cattiveria di entrambe senza confermare ne smentire se davvero sono colpevoli di qualcosa facendoci entrare nel loro io per capire come vivono la condizione di donne amate e tradite.


«Perché sei così buona con me?» sussurra all’improvviso tra i miei capelli. «Dopo tutto quello che ti ho fatto. Non lo merito.» È una domanda che mi sono posta almeno mille volte negli ultimi quattro anni. Il cuore vuole ciò che vuole . «No, non lo meriti» concordo.


Bellissimo l’intreccio basato su più piani di conoscenza, con dettagli che non vengono sbandierati ma si nascondono tra le righe, e quando diventano evidenti non si può non rievocarli nella mente ricordandosi che erano lì. 

Bellissimo è il modo in cui l’autrice riesce a creare il gioco degli equivoci, piccole cose di cui rimane il dubbio se siano accadute realmente in un modo o in un altro, ma è la verità che non viene mai svelata completamente mentre si fa strada nella testa rimettendo finalmente tutti i tasselli in riga.

Alcune sfaccettature sono forse intuibili, ma la sete di conoscenza che la Stimson riesce a creare è il vero motore dell’intero racconto che lascia piacevolmente soddisfatti.

Decisamente da non perdere!

VOTO:

farf5

SENSUALITÀ:

bocca2

VIOLENZA:

colt2

VOTO PER ANDY:

blu3

VOTO PER LOU:

rosa45

VOTO PER CAZ:

rosa45

RECENSIONE A CURA DI:

Queen2

EDITING A CURA DI:

Candy2

RECENSIONE: “IL PESO DEL SANGUE” DI LAURA MCHUGH

IL PESO DEL SANGUE review

TITOLO: IL PESO DEL SANGUE

AUTORE: LAURA MCHUGH

EDITORE: NUA EDIZIONI

GENERE: THRILLER SUSPENSE

PUBBLICAZIONE: 25 MARZO 2021

AMAZON

trama

Le radici della famiglia Dane sono ancora saldamente piantate nella cittadina di Henbane, nell’altopiano d’Ozark, ma questo non impedisce alla sedicenne Lucy Dane di essere trattata come un’estranea. La gente mormora ancora di sua madre, una giovane e seducente forestiera la cui misteriosa sparizione ha dato vita a una serie di miti e leggende locali.
Quando una delle poche amiche di Lucy, Cheri, affetta da una forma di ritardo mentale, viene trovata morta, Lucy si sente perseguitata dalla scomparsa di quelle due ragazze perdute: la madre che non ha mai conosciuto e l’amica che non è stata in grado di proteggere.
Tutto cambia quando trova casualmente una collanina appartenuta a Cheri in una roulotte abbandonata e sente il bisogno di mettersi a caccia di risposte. Quel che scoprirà renderà impossibile ignorare i sospetti che ricadono sui suoi stessi consanguinei. In un posto in cui i legami di sangue contano più di ogni altra cosa, Lucy dovrà decidere da che parte stare.

Recensione

Vi è mai capitato che un libro vi lasci senza fiato? È quello che è successo a me con Il peso del sangue di Laura McHugh quando hanno cominciato a delinearsi nella mia testa le possibili verità.

E ho sentito un brivido lungo la schiena mentre realizzavo che, se da una parte non volevo andare avanti a leggere per paura di aver ragione, dall’altra dovevo farlo, proprio per scoprire se quello che le pagine suggerivano al mio cervello corrispondevano a verità.


«Apri la mente alle possibilità; ripensa le cose che hai dato per scontate. Come diciamo ai bambini al catechismo: solo perché non vedi il diavolo non significa che non esista. Non ha un forcone. Si nasconde in bella vista.»


Un romanzo davvero avvincente! A ogni pagina l’ansia e l’aspettativa crescono man mano che i vari personaggi aggiungono pezzi alla storia.

I personaggi, la vera chicca di questo racconto, sono davvero particolari: sono molti, ognuno racconta la storia dal suo punto di vista, lasciando cogliere al lettore delle sfaccettature che non vengono mai mostrate palesemente ma sono lì, a mettere in dubbio ogni concetto.

Non per questo non sono delineati bene, per ciascuno la McHugh riesce a dar vita ad un io genuino e profondo che ti fa immedesimare e fa passare inosservato il fatto che il protagonista del pezzo raccontato cambi di continuo.


«È difficile da credere che in un posto come questo dove tutti conoscono gli affari degli altri ci siano ancora segreti.»

Prima ne ero convinta anch’io, ma ogni giorno scoprivo sempre più segreti.


E sembra di stare davvero in uno sperduto paesino della provincia americana, sembra di vedere le immense distese di terreni, sentire il fischio del vento e la paura che accompagna e domina il racconto della vita passata di Lila che si intreccia a perfezione con quella attuale di Lucy.

Ad addolcire il tutto, il primo amore di Lucy, quella cotta iniziata vicino al falò che piano piano si trasforma in un timido fiore che sboccia e fiorisce intrecciando alla paura la dolcezza.


Come decidi di fidarti di qualcuno che conosci a malapena? Era difficile non lasciarsi influenzare da presagi inaffidabili.


In tutto questo il finale lascia, però, tutto in sospeso, in qualche modo, e se da una parte mi piace l’idea di immaginare come siano andate realmente le cose, dall’altra non posso non ammettere che stavolta avrei voluto qualche risposta in più. Avrei voluto la certezza della fine di Lila, avrei voluto che Crete fosse smascherato, che qualcuno avesse rimesso in ordine i pezzi raccontando una storia di amore e orrore e avesse aperto la porta nel sottoscala.

Chissà, magari la McHugh ha in mente un prosieguo, o forse semplicemente stavolta dovrò accontentarmi della mia immaginazione.

VOTO:

farf45

SENSUALITÀ:

bocca2

VIOLENZA:

colt4

VOTO PER DANIEL:

blu45

VOTO PER LUCY:

rosa45

RECENSIONE A CURA DI:

Queen2

EDITING A CURA DI:

Candy2

RECENSIONE: “LO SQUALO” DI MARY BURTON (SERIE I FASCICOLI DIMENTICATI #1)

LO SQUALO REVIEW

TITOLO: LO SQUALO

AUTORE: MARY BURTON

SERIE: I FASCICOLI DIMENTICATI #1

EDITORE: HOPE EDIZIONI

GENERE: THRILLER SUSPENSE

PUBBLICAZIONE: 05 MARZO 2021

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trama

Il ritrovamento del corpo senza vita di una giovane prostituta fa ripiombare l’agente Riley Tatum nel suo passato.
Quando non era che un’adolescente in fuga, è stata rapita e drogata, per poi essere ritrovata priva di sensi per strada. Riley non ha ricordi di ciò che è accaduto, tuttavia fa spesso strani sogni con protagonisti due uomini che giocano a carte.
Clay Bowman, ex agente dell’FBI, non riesce a dimenticare il caso irrisolto di un serial killer, soprannominato lo Squalo, che ha ucciso diverse ragazze, come posta in gioco di una sadica partita a poker. 
Riley e Clay, uniti nel passato da una relazione d’amore, cercheranno di contrastare lo Squalo, mentre si fa sempre più concreto il sospetto che Riley sia stata l’unica ragazza riuscita a sfuggire alle grinfie del serial killer, anni prima.
Riusciranno i due a fermare il pericoloso assassino, prima che giochi le sue carte?

Recensione

Quando ho letto la trama, è stato amore alla prima lettura con LO SQUALO di Mary Burton, un poliziesco davvero intrigante e ben congeniato.

La storia ha per protagonista Riley Tatum, poliziotta residente in Virginia, che si trova coinvolta in una serie di omicidi legati al mondo del poker. O forse sarebbe meglio dire “ritrova”. Sì, perché Riley era già rimasta coinvolta in una serie di omicidi simili quando, dodici anni prima, aveva deciso di fuggire di casa solo che, essendo stata drogata, non ha alcuna memoria di cosa sia accaduto. E ritrova sul suo cammino anche Clay Bowman, ex agente FBI coinvolto nel caso dal suo nuovo capo che cerca di dare un volto all’assassino da ormai dodici anni.


«Tu non hai fatto niente di male.» Il pensiero che qualcuno potesse provare pena per lei, come lei ne provava per Sandy o Cassie, le dava la nausea. «E pensi che la logica spazzerà via le emozioni? L’unico dettaglio che mi distingue da Vicky e le altre è una mano vincente.» «Tu sei la fortunata.» «Come no.»


Qui mi fermo, perché rischierei di spoilerare più di quanto la trama non faccia già, togliendovi quel gusto sottile e galvanizzante che nasce dal seguire le indagini e avvicinarsi piano piano alla verità facendo supposizioni e trattenendo il fiato a ogni nuovo colpo di scena.

Devo ammettere che mi piace molto lo stile diretto e conciso di quest’autrice: niente fronzoli, niente giri di parole, tutto viene mostrato così come viene vissuto dai protagonisti. Anche il ritmo è in crescendo, man mano che si va avanti la narrazione si fa più veloce, lasciando spazio a dialoghi diretti e momenti di sospensione che creano una forte aspettativa.

E la trama? Bè forse il finale è un po’ scontato ma sicuramente non sono scontate le motivazioni che portano fin lì.


Riley le fece l’occhiolino e diede un colpetto al bancone. «Ricordati, un passo alla volta.» «Lo fai sembrare facile.» «Lo è. Sul serio.» Faceva del suo meglio per farlo sembrare facile.


Riley è un bel personaggio, una donna forte ma fragile allo stesso tempo, che non vuole illudersi e farsi deludere ancora dalla vita. Riley vuole dare una certa immagine di sé, ma allo stesso tempo, l’autrice, fa capire che ha bisogno dell’esatto contrario e che il suo ancorarsi al terreno è solo un tentativo di non cadere di nuovo. Quello che salta all’occhio, inoltre, è la sua capacità di amare, anzi, il suo bisogno di amare e sentirsi parte di qualcosa. Per tutti questi motivi, il suo rapporto con Clay è complicato.

Clay, che vuole una seconda opportunità, Clay, che come lo Squalo la insegue da tempo incapace di accettare di non averla accanto.


Sul suo viso non c’era traccia d’esitazione. «Quando ci siamo incontrati la prima volta non ero pronto per te. Eri tutto ciò che desideravo, ma avevo bisogno di altro tempo.» «Per te era un brutto momento.» «Ora non lo è più.» «Ma neanche io sono nella stessa situazione di allora.»


Bella storia la loro, che non oscura il thriller ma lo arricchisce di sfumature rosa, distraendo il lettore quel tanto che basta per non vedere la verità che è davanti ai suoi occhi ma non i protagonisti, che restano sempre focalizzati sul loro compito.

Bella la trama, intricata ma semplice, il grosso del lavoro lo fa la continua alternanza tra le varie scene che regalano dettagli senza svelare troppo, invogliano il lettore ad andare avanti per vedere se le sue teorie sono giuste.

Forse, avrei voluto un finale più articolato e una Riley meno cedevole, anche se il suo senso del dovere e il suo bisogno di protezione giustificano abbastanza le sue decisioni, ma tutto sommato, se ci ripenso, non posso dire che questo libro mi abbia lasciata insoddisfatta, perché la storia resta coerente e scorrevole dall’inizio alla fine e l’insieme funziona eccome.

VOTO:

farf4

VIOLENZA:

colt25

VOTO PER CLAY:

blu4

VOTO PER RILEY:

rosa4

RECENSIONE A CURA DI:

Queen2

EDITING A CURA DI:

Candy2

RECENSIONE IN ANTEPRIMA: “IL CONDANNATO” DI A. ZAVARELLI (SIN CITY SALVATION SERIES #2)

IL CONDANNATO REVIEW

TITOLO: IL CONDANNATO

AUTORE: A. ZAVARELLI

SERIE: SIN CITY SALVATION #2

*AUTOCONCLUSIVO*

EDITORE: GREY EAGLE PUBLICATIONS

GENERE: CONTEMPORARY ROMANCE – SUSPENSE

DATA USCITA: 04 FEBBRAIO 2021

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Trama

Ace
Nascosto nell’ombra, ho seguito ogni sua mossa.
Dovevo solo controllarla. Ma ora non riesco a smettere.
Lei è la mia ossessione. La mia dipendenza. Il mio veleno.
Guardarla non è abbastanza.
Il selvaggio dentro di me non sarà soddisfatto, finché non l’avrò presa e resa mia.
Un assaggio e sono rovinato. Purtroppo per lei… non la lascerò mai andare.

Birdie
Pedinata. Perseguitata. Catturata.
Ha strappato la mia vita e mi ha rinchiusa nella sua tenuta.
L’ex detenuto. Il grosso e cattivo motociclista. Tatuato, barbuto, e di dimensioni inumane.
Eppure, ogni volta che mi guarda, mi sciolgo.
Questa bestia distrutta nasconde dei demoni dietro quegli occhi brutali. Lo odio… e lo bramo. Il suo tocco, le sue parole, le sue labbra.
Quando i miei nemici vengono a prendermi, giura di proteggermi purché faccia quello che dice. Sarò al sicuro in questa prigione che ha creato per me.
Ma chi mi proteggerà da lui?

Recensione

A breve distanza dalla pubblicazione del primo volume, eccoci a parlarvi del secondo libro della Sin City Salvation di A. Zavarelli.

Sebbene le storie siano autoconclusive, vi consiglio caldamente di seguire il loro ordine nella lettura poiché i personaggi sono ricorrenti e strettamente legati gli uni agli altri.

Proprio per questo motivo abbiamo avuto già il piacere di conoscere Ace e Birdie, ma quello che l’autrice ci ha sinora svelato dei nostri due protagonisti è solo la punta di un grande iceberg.

A parte un breve prologo, la storia riprende esattamente dal punto in cui l’avevamo lasciata, con il nostro taciturno e misterioso protagonista alle prese con l’ennesimo rapimento di Birdie. Ma questa volta è diverso, è la sorella stessa della ragazza a chiedergli di prenderla sotto la sua ala e proteggerla dai nemici ma, soprattutto, da se stessa.

Birdie è una giovane di appena venti anni che ha alle spalle un’infanzia terribile, di cui si fa fatica a leggere nonostante l’autrice non scenda mai in terribili dettagli. Non per questo, però, risulta meno doloroso agli occhi del lettore.

È un passato lontano, ma che non smette mai di inseguirla, né nei suoi peggiori incubi, né nella realtà. La nostra Birdie è una ragazza apparentemente forte, sicura di sé e indistruttibile, ma solo chi riesce a guardarla davvero, a scalare quelle alte mura che erge come protezione, riesce a scorgere la ragazza sperduta e impaurita che è diventata. Sono poche le persone di cui si fida, una in realtà, la sorella, ma basta poco affinché nel suo cuore e nei suoi pensieri, per la prima volta, si faccia spazio un’altra persona, Ace, il suo salvatore – carceriere.

È soprattutto Ace a stupire e sconvolgerci in questo volume, perché l’autrice non ci aveva preparato affatto alle terribili esperienze che questo uomo di trentadue anni ha dovuto affrontare. Anche lui, come Birdie, è vittima di un mondo malato, una vittima che per anni ha subito in silenzio, come in silenzio ha scontato le sue pene.

È un uomo molto più danneggiato di quello che avremmo mai potuto pensare, sempre convinto di non poter dare o ricevere amore.

È l’incontro e la continua vicinanza con Birdie a scuoterlo dal torpore e dalla vita vuota che si è creato e gettarlo nella confusione più totale con nuove emozioni mai provate prima.

L’autrice, ancora una volta, e forse in questo libro calca decisamente la mano, crea due personaggi profondamente danneggiati, con un presente corrotto dal loro passato, e li accosta facendoli aggrappare l’un l’altro alla ricerca di quella felicità che a loro sembra solo un miraggio.

In questo volume, inoltre, prevale la parte suspense, trattata benissimo e non così scontata, grazie alla quale la storia prende quella sfumatura un po’ più cupa rispetto alla storia di Lucien. Insomma, se avete imparato a conoscere A. Zavarelli, saprete che non è una scrittrice che ci regala storie da cuori e fiori anzi, ci svela un mondo marcio, corrotto, ma ci mostra ancora una volta come, insieme, fianco a fianco, qualsiasi demone possa essere sconfitto.

Qualcosina che ha stonato, anche se quasi irrilevante, però l’ho trovata. Forse non mi hanno convinta del tutto alcune tempistiche, o meglio, per quanto abbia amato tutta la parte dedicata all’azione, questa ruba un bel po’ di spazio alla crescita, come coppia, dei nostri protagonisti. Quello che invece ho amato follemente è che abbiamo spesso ritrovato alcune nostre vecchie conoscenze, non come personaggi secondari ma come vere e proprie spalle a sostegno e conforto di Ace e Birdie.

Quindi se amate l’autrice e il suo stile un po’ tormentato non posso che consigliarvelo. Ora non ci rimane che aspettare il prossimo volume… chissà chi sarà il protagonista. 

Buona lettura.

VOTO:

farf4

SENSUALITÀ:

bocca45

VIOLENZA:

colt35

VOTO PER ACE:

blu4

VOTO PER BIRDIE

rosa4

RECENSIONE A CURA DI:

Miky2

EDITING A CURA DI:

Candy2

RECENSIONE: “ROYLE” DI NAIKE ROR (SERIE R.u.d.e. #1)

ROYLE REVIEW

TITOLO: ROYLE

AUTORE: NAIKE ROR

SERIE: R.u.d.e. #1

*AUTOCONCLUSIVO*

EDITORE: SELF PUBLISHING

GENERE: CONTEMPORARY ROMANCE – NEW ADULT 

CATEGORIA: SUSPENSE – FRIENDS TO LOVERS

PUBBLICAZIONE: 15 DICEMBRE 2020 

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trama

È inquietante svegliarsi dopo quattro giorni di coma e rendersi conto di essere stata catapultata nove anni avanti nel tempo. Questo è ciò che accade a Daisy: nove anni di vita spariti nel nulla, gli amici più cari, i propri amatissimi genitori, la tranquilla vita di studente liceale.
E persino Royle, il suo grande amore. Tutto sparito.
Al loro posto, una vita in cui Daisy non si riconosce affatto, una donna che non si sarebbe mai aspettata di diventare, una personalità ammantata di segreti.
In un crescendo di tensione ed emozioni, Daisy cercherà di dipanare i misteri che l’hanno travolta e che coinvolgono anche lo splendido e affascinante Royle.

Recensione

Bentrovati Dreamers!

Oggi vi parlo di un libro che ho amato in maniera viscerale e profonda già alla sua prima edizione e che oggi esce rivisitato, con una nuova meravigliosa veste grafica e con un dolcissimo capitolo extra!

Quando si rilegge un romanzo che si è amato molto, si ha sempre paura che non si inneschi più la stessa magia, che non ti faccia provare più le stesse sensazioni inficiando il ricordo della storia.
Motivo per cui non avevo mai avuto il coraggio di approcciarmi di nuovo a Royle prima che si prospettasse davanti a me questa bellissima occasione.

Non potevo resistere alla possibilità di leggere il capitolo extra ma per farlo avrei dovuto rispolverare la storia che mi aveva trafitto anima e cuore.

Perché è questo che fanno Royle e Daisy, con il loro amore tanto doloroso quanto meraviglioso.
È questo che non fa distogliere l’attenzione da Daisy che segue il filo di Arianna sfuggito alla tela dei suoi ricordi perduti che la tengono ferma al momento precedente a quando la sua vita è andata in pezzi, quando ancora era la felice fidanzata di Royle.


Il passato li aveva resi zoppi e per quanto si potesse prendere con cinismo la vita, una corsa sarebbe stata sempre un tormento.


Royle, che nel frattempo ha cercato in tutti i modi di andare avanti, di dimenticare quell’amore tanto agognato e perso, covando dentro il rancore e la rabbia, perseguendo i suoi sogni per andare avanti e fuggire da un sentimento talmente grande da averlo distrutto.


Esistere aveva un significato, vivere un altro. E lui, semplicemente, esisteva.


Una storia che tiene con il fiato sospeso, che fa piangere, soffrire, dannare l’anima dietro scelte sofferte, sbagliate ma mai senza senso!

Lo rileggerei altre mille volte e, altrettante volte, piangerei il loro dolore, gioirei per i loro successi e volerei verso quel finale esplosivo che solo le maledettissime mani di Naike Ror possono scrivere.

VOTO:

farf45

SENSUALITÀ:

4

VIOLENZA:

colt4

VOTO ROYLE:

blu5

VOTO DAISY:

rosa5

RECENSIONE A CURA DI:

Viv2

EDITING A CURA DI:

Candy2