TITOLO: LA MOSSA DEL GATTO
AUTORE: SONIA SACRATO
EDITORE: NEWTON COMPTON EDITORI
GENERE: ROMANZO GIALLO/NOIR
PUBBLICAZIONE: 02 SETTEMBRE 2021
Le vecchie case raccontano storie, e a volte segreti inconfessabili
22 novembre 1956: le acque del Piave restituiscono il corpo della giovane Virginia. Nonostante dei lividi sospetti sul suo corpo, il medico legale certifica la morte per annegamento. L’ipotesi di omicidio è messa da parte dopo avere ascoltato la sorella della vittima e il caso viene archiviato come suicidio.
Sessant’anni dopo. Cloe – una giovane insegnante di storia dell’arte – non riesce a dire di no alla richiesta della madre che vuole il suo aiuto per svuotare la vecchia casa della nonna, Clotilde, morta da poco. Lascia quindi Alba in compagnia di Pablo, il suo gatto, alla volta di Vas, in Veneto. Cloe non ha bei ricordi legati a Vas, né alla nonna: è decisa a tornare ad Alba prima possibile. Ma il paesino ha delle sorprese in serbo per lei. Una triste storia che riguarda la sorella della nonna, che Cloe ignorava. Un incontro con qualcuno che, da piccola, le ha fatto battere il cuore. Ma soprattutto soffitte che celano misteri e che accendono in lei un irrefrenabile desiderio di sapere. Aiutata da un carabiniere in pensione e dall’inconsapevole ma decisivo gatto, Cloe si lascerà travolgere da un’indagine che la porterà a scoperte davvero inaspettate.
Una vecchia casa da svuotare. Una soffitta che nasconde dei segreti. Un passato che torna a galla.
Sono stata a lungo indecisa su quale voto dare a questo libro, LA MOSSA DEL GATTO, di Sonia Sacrato, perché se da una parte mi ha conquistato la nostalgia che accompagna il racconto e i ricordi, dall’altra non è stato affatto facile approcciare e capire la protagonista Cloe.
Cloe è uno di quei rari personaggi che mi hanno quasi causato l’orticaria: cinica, rigida, ferma nelle sue convinzioni, Cloe non lascia avvicinare nessuno e non si lascia andare con nessuno. L’amore? Brrr… è una roba aliena che rischia di farle andare di traverso anche la saliva e la vita. Eppure lei l’amore lo cerca, lo vuole, lo anela da sempre, da quando chi avrebbe dovuto volerle bene la trattava con durezza e la allontanava.
Ci sono momenti in cui le cose scivolano come una barca a vela che naviga al largo: in superficie, l’increspatura dell’acqua è così leggera da farti sospettare che non sia nemmeno passata di lì, o che il suo navigare fosse parte stessa dell’acqua e non un’intrusione artificiale.
Non è semplice capirla, ma lasciatevi trasportare dalla bella penna di questa autrice che ho letto per la prima volta ma che vanta già diverse pubblicazioni. Dicevo, lasciatevi trasportare e accompagnate Cloe nel suo viaggio nei ricordi, alla scoperta della verità sulla famiglia ma anche, e soprattutto, su se stessa. Un viaggio catartico che la porterà a capire cosa vuole davvero, ad accettare che qualcuno possa amarla e apprezzarla per quello che è, perché riesce a vedere oltre la corazza di cinismo che indossa.
Pensavo di venire qui, riempire due scatole, cinque sacchi neri e andarmene. Invece mi ritrovo a fare i conti con immagini e ricordi che bussano dal passato. E non aspettano nemmeno l’invito a entrare, prima di invadermi la testa.
Non ho apprezzato nemmeno Fabrizio, il protagonista maschile che riemerge anche lui dal passato per sconvolgere il presente di Cloe quando un passato era l’unico punto fermo, l’unico che la faceva sentire importante.
Molto bello anche l’intreccio, sia a livello narrativo, perché l’autrice mette davanti al lettore tutti i dettagli mantenendo alta la suspense e lontana la verità, sia a livello strutturale, perché alterna episodi del passato e del presente che si collegano senza mai perdere il filo della storia.
«È la vita, tesoro, alle volte si vince, altre si perde»
E poi, sarà che l’ho letto mentre mi trovavo nella casa di mia nonna, in un paese sperduto tra le montagne, ma guardandomi intorno ho avuto davvero l’impressione di vedere la vecchia casa di Clotilde, di sentire l’odore di muffa della soffitta e quello del fuoco appena spento nel caminetto.
O forse, semplicemente la scrittura lineare e pulita di questa autrice riesce a ricreare con le parole interi paesaggi senza eccedere nelle descrizioni ma arricchendo ogni scena di emozioni.
Da leggere!
VOTO:
SENSUALITÀ:
VIOLENZA:
VOTO PER FABRIZIO:
VOTO PER CLOE: