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L’estate prima dell’ultimo anno di liceo avevo un solo obiettivo: far sì che Alden Warner mi vedesse come più della sorellina noiosa del suo migliore amico. Alla fine, il mio sogno è diventato realtà e lui mi ha notata. Eccome. Il problema è che il mattino dopo non aveva memoria della notte passata insieme, lasciandomi con il cuore spezzato e, come ho scoperto dopo… incinta. Negli ultimi quattro anni, ho fatto la mamma single al massimo delle mie capacità, assicurandomi di mettere sempre mia figlia al primo posto. Infatti, andava tutto bene… fino a che Alden non è tornato nella mia vita, in qualità di nuovo capo. La sua riapparizione non era programmata. E con una bambina ficcanaso di tre anni e un fratello iperprotettivo, è troppo per me. L’unica speranza è che riesca a spingere Alden a vedere le cose a modo mio… ma sapete quello che si dice dei piani migliori…
Cucina, bambini e una storia di una notte… non vi ricorda qualcosa? A me sì, ed è per questo che ho scelto di leggere questo libro, Il meglio per lei di LK Farlow.
Peccato che le somiglianze finiscano qua! La storia di Alden e Natalie, infatti, pur essendo molto dolce e coinvolgente, è priva di quegli alti e bassi che caratterizzano i romance e che ti fanno battere forte il cuore, non solo, ma è anche priva di quelle scene divertenti e piccanti che mi erano tanto piaciute nel libro cui pensavo somigliasse.
Riuscivo a vederlo nella mente: mi sarei voltata verso di lui, lui avrebbe sbattuto gli occhi e mi avrebbe accarezzato la guancia, prima di attirare le mie labbra in un bacio appassionato…al diavolo l’alito del mattino. Poi mi avrebbe dichiarato il suo amore, avremmo lavorato sulla distanza, sulla differenza d’età e sul fatto che fosse il migliore amico di mio fratello. Perché, sapete…l’amore! Solo che non è andata così.
Tanto per cominciare, Natalie è una piagnucolona, qualsiasi cosa le succeda la sua risposta sono le lacrime. Per carità, non la biasimo, il ritorno di Alden la porta a piangere tutte quelle lacrime che non aveva versato quando a 17 anni ha dovuto prendere delle decisioni importanti che ora le si sono ritorte contro, ma un minimo di contegno non guasterebbe!
Alden da parte sua non sono riuscita a inquadrarlo davvero: è magnifico come uomo e come padre, ma i suoi cambiamenti rimangono superficiali, avvengono all’improvviso e pur essendo funzionali al libro, li avrei voluti più articolati.
La stessa Tatum, per essere una bambina di tre anni, viene descritta in maniera inappropriata e, pur essendo un personaggio molto simpatico e accattivante, non ha saputo suscitare quell’empatia che dovrebbe scattare per un bambino.
Sicuramente è un romanzo che racconta una storia molto realistica ma manca un po’ di quell’altalena emotiva che si dovrebbe creare tra due persone divise da un segreto talmente grande da disintegrare il cuore.
Anche il capitolare della famiglia di Nat, prima pronta a schiacciare Alden in modalità caterpillar poi tutta abbracci e sorrisi (e gioia, perché è lui che ha messo incinta la figlia minorenne) mi è sembrato un po’ favoleggiante per una storia realistica che, nell’insieme, si evolve troppo frettolosamente.
Con molta calma, allontano le mani dal viso e prendo il bicchiere. Me lo porto alle labbra, e bevo un piccolo sorso. Poi un altro. Mi sento coraggiosa, quindi azzardo uno sguardo, ma è come il sole, e guardarlo è doloroso. Quindi torno a guardarmi il grembo. È probabile che non mi abbia neanche riconosciuta. Ma quando sussurra un “impossibile”, capisco che mi ha riconosciuta.
Però non mi sento di bocciare questo romanzo anzi, perché l’autrice ha uno stile fresco, leggero, che comunque invoglia a leggere e ad addentrarsi nei dettagli, siano essi monologhi introspettivi che descrizioni.
Questa secondo me è una grande capacità che va riconosciuta a LK Farlow, tanto che spero proprio ci sia un secondo volume da leggere, magari riguardante il fratello e l’amica di Natalie 😜.
L’estate prima dell’ultimo anno di liceo avevo un solo obiettivo: far sì che Alden Warner mi vedesse come più della sorellina noiosa del suo migliore amico. Alla fine, il mio sogno è diventato realtà e lui mi ha notata. Eccome. Il problema è che il mattino dopo non aveva memoria della notte passata insieme, lasciandomi con il cuore spezzato e, come ho scoperto dopo… incinta. Negli ultimi quattro anni, ho fatto la mamma single al massimo delle mie capacità, assicurandomi di mettere sempre mia figlia al primo posto. Infatti, andava tutto bene… fino a che Alden non è tornato nella mia vita, in qualità di nuovo capo. La sua riapparizione non era programmata. E con una bambina ficcanaso di tre anni e un fratello iperprotettivo, è troppo per me. L’unica speranza è che riesca a spingere Alden a vedere le cose a modo mio… ma sapete quello che si dice dei piani migliori…
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