TITOLO: DIMMI PER SEMPRE DI SÌ
AUTORE: KRISTEN ASHLEY
SERIE: ROCK CHICK #5
EDITORE: NEWTON COMPTON EDITORI
GENERE: CONTEMPORARY ROMANCE
PUBBLICAZIONE: 30 MARZO 2020
Ava odia gli uomini, e ha giurato non solo di tenerli a distanza, ma anche di vendicarsi di un bugiardo che ha spezzato il cuore alla sua migliore amica. Ava è sul punto di ingaggiare come investigatore privato Luke, il suo primo amore, ma si rende subito conto che è ancora troppo coinvolta per trascorrere del tempo insieme a lui. Per questo sta quasi per lasciar perdere, quando Luke la ferma: ha capito che Ava sta combinando qualcosa, e non vuole che si cacci nei guai. Peccato che convincerla a dargli fiducia sarà tutt’altro che semplice. Lo scontro tra i due comincia, ma Luke ha un vantaggio: ha delle manette, e non ha paura di usarle.
Ciao Dreamers!
Non so davvero se esprimere un parere o meno su questo libro, Dimmi per sempre di sì di Kristen Ashley.
È vero che è il quinto capitolo di una lunga serie, ma proprio per questo 500 pagine la cara Kirsten se le poteva risparmiare!
Se vi state chiedendo perché ho scelto proprio questo libro, ebbene l’ho fatto perché mi incuriosiscono molto i libri che hanno a che fare con agenzie di investigazioni, inoltre la Ashley è una delle autrici che mi sta più simpatica perché ho avuto la possibilità di incontrarla dal vivo, me ne parlano tanto bene e dunque, proviamoci! Ma che delusione!
Sono quella che sono, un’idiota che fa continuamente sbagli e che ripara come meglio può. Continuerò a farli e a essere un’idiota perché questa sono io.
Innanzitutto la protagonista Ava è una gallina, non trovo un termine più adeguato per descriverla, questo secondo me le calza a pennello. Ava è una donna insicura, incosciente della propria persona ma soprattutto appare stupida, continua a perpetrare nei propri errori pur riconoscendoli come tali. Non solo, ma cerca sempre di creare il dramma anche dove il dramma non esiste. Uffa! Ma hai uno strafigo (diciamo quattro, ma Luke vince il primo premio) che ti vuole, lo dice apertamente, ti tratta come una principessa e tu che fai? Cerchi ogni pretesto per allontanarlo?!
Luke è più carino, ha labbra più belle e un’interessante peluria sul petto. Per non parlare dei suoi occhi che sono GNAMMISSIMI quando diventano neri, disse l’Ava Cattiva e poi guardò oltre il mio collo, verso l’Ava Buona. Hai visto i suoi occhi? Li ho visti. Sono GNAM!, concordò l’Ava Buona.
E che dire di Luke? Ok essere macho e sicuro di sé, ma lui è un cavernicolo nel senso letterale del termine! È un uomo risoluto certo, coraggioso, audace, esperto (anche a letto a giudicare dalle numerose scene di sesso che frammezzano il racconto dal 40% in poi) ma è talmente arrogante e autoritario da far cadere la mandibola anche alle accolite più tenaci del romance. Sin dalle prime righe Luke stabilisce che lui e Ava andranno a letto insieme, ovviamente trattandosi di un romance non è un mistero che questo accadrà, ma questa sua insistenza e sicurezza mi hanno alquanto infastidita, se poi ci aggiungiamo la curiosità di tutto il nutrito gruppo di amichette e colleghi che devono essere sempre messi al corrente di ogni dettaglio, la situazione arriva a sfiorare il ridicolo.
«Ti odio», dichiarai. «Non è vero». «Sì». «Va bene, forse chiunque sia questa nuova Ava mi odia, ma è una stronza e non me ne frega un cazzo se mi odia. La vecchia Ava non mi odia e lei è lì dentro da qualche parte, l’ho vista cinque minuti fa ed è lei che sto proteggendo». Questo mi lasciò senza fiato e mi colpì nel profondo.
Che poi la storia potrebbe anche essere carina per com’è strutturata, con inseguimenti, pedinamenti e una famiglia mafiosa di mezzo, ma il continuo barcamenarsi di Ava con i vari pretendenti (quando poi è ovvio che ci sarà un solo vincitore) e soprattutto la coralità del racconto, lo rendono una lunga estenuante maratona che sfinisce il lettore facendogli perdere interesse.
Non me ne vogliano le fan della Ashley, ma penso che una coppia di protagonisti e due o tre coprotagonisti potevano bastare (anche 6, non 15), non serve che tutta la famiglia, tutti gli amici incontrati nei libri precedenti della serie e in questo, debbano sempre puntualmente dire la loro o essere presenti in ogni scena. E per fortuna che non ci sono nelle scene di sesso, altrimenti si sarebbero trasformate in orge!
«Devo ammetterlo, la stronza sta iniziando a piacermi». «Smettila di chiamarmi stronza». I suoi occhi tornarono sui miei. «Smettila di comportarti come tale». «Gli uomini fanno schifo», gli dissi, perché era vero. «Vedi, non ce la fai a non comportati da stronza». «Anche tu fai schifo», proseguii, andando dritta al punto.
Insomma, nonostante la presenza di alcune scene davvero romantiche e toccanti, nonostante i divertenti battibecchi fra la Ava buona e quella cattiva nella testa della protagonista e qualche scena un po’ divertente nata dalla diversità dei due protagonisti, devo dire che questo libro per me è un grosso NO, avrei preferito meno chiacchiere e più azione. Mi dispiace perché, nonostante la scorrevolezza del testo, c’è davvero tanta roba inutile, per non contare i continui errori di stampa che quando riguardano i nomi dei personaggi confondono anche le idee.
Mi dispiace Kristen Ashley, sarai anche simpatica ma per me è no e non so se ti darò un’altra possibilità.